Il processo di produzione leggero e ad alta resistenza dei PCB aerospaziali è una perfetta fusione di scienza dei materiali, meccanica strutturale e produzione di precisione. Ogni innovazione tecnologica guida i veicoli spaziali verso uno sviluppo più leggero, più resistente e più durevole. Dai satelliti terrestri bassi all'esplorazione dello spazio profondo, questi PCB nascosti all'interno di questi dispositivi supportano silenziosamente il sogno dell'umanità di esplorare l'universo.

Sostituzione dei materiali tradizionali con nuovi materiali
I substrati ultrasottili sono fondamentali per la riduzione del peso. I PCB aerospaziali utilizzano spesso substrati con uno spessore di 0,1-0,2 mm, riducendo al minimo l'utilizzo di materiale e mantenendo le prestazioni di isolamento. Un PCB per satellite ha ridotto lo spessore del substrato da 0,25 mm a 0,15 mm, ottenendo una riduzione di peso pari a 30% e superando i test di vibrazione. È inoltre richiesta una resina ad alta resistenza per il substrato.
I materiali di rinforzo a bassa densità possono sostituire la tradizionale fibra di vetro. La sostituzione della fibra di vetro con fibra di carbonio o fibra aramidica mantiene la resistenza riducendo al contempo il peso. La fibra di carbonio ha una densità di soli 1,7 g/cm³. I substrati PCB rinforzati con fibra di carbonio sono più leggeri del tradizionale FR-4 (25%) e offrono una maggiore resistenza (40%). Inoltre, anche la metallizzazione richiede un'ottimizzazione. L'utilizzo di un sottile foglio di rame al posto dello strato standard di rame da 18 μm può ridurre significativamente il peso.
La tecnologia a lamina di rame sottile riduce l'utilizzo di metallo. Lo spessore dello strato di rame nei PCB aerospaziali è stato ridotto dai tipici 35 μm a 18-25 μm, e persino una lamina di rame ultrasottile da 12 μm può essere utilizzata per le linee di segnale ad alta frequenza. Ottimizzando il processo di galvanica, la lamina di rame sottile mantiene un'adesione di 1,5 N/mm, garantendo la massima resistenza alle vibrazioni.
Utilizzo di una struttura a nido d'ape per migliorare la resistenza agli urti
La struttura a nido d'ape è un segno distintivo dei PCB aerospaziali. Un nucleo a nido d'ape in alluminio o aramide è inserito tra due strati di substrato, creando una struttura a "sandwich". Questa progettazione può aumentare la resistenza all'impatto di 200 TP4T, aumentando al contempo il peso di 10 TP4T.
Il rinforzo locale è progettato per concentrarsi sulle aree di concentrazione delle sollecitazioni. Nelle aree del PCB sotto componenti pesanti come connettori e chip, le sollecitazioni da vibrazione vengono disperse aumentando lo spessore del materiale di base (localmente fino a 0,5 mm) o integrando rinforzi metallici.
Per adattarsi all'ambiente spaziale sono necessari processi di protezione specializzati.
La placcatura in oro è essenziale per la protezione dalla corrosione. Il plasma spaziale e le particelle ad alta energia possono corrodere gli strati di rame, quindi le piazzole e i fori di passaggio dei PCB richiedono una placcatura in oro da 5 a 10 volte più spessa rispetto ai PCB convenzionali. Il tasso di corrosione della placcatura in oro nello spazio è di soli 0,01 μm/anno, garantendo il regolare funzionamento del circuito per tutta la durata di vita del satellite, che è di 15 anni. I rivestimenti antiradiazioni vengono utilizzati per proteggere dalle particelle ad alta energia. Un rivestimento in poliimmide contenente boro o piombo viene applicato alla superficie del PCB per assorbire i raggi gamma e i protoni nello spazio, prevenendo danni da radiazioni ai circuiti.
Controllo della leggerezza e della resistenza
La produzione di PCB aerospaziali richiede una precisione a livello di micron; anche i difetti più piccoli possono trasformarsi in guasti fatali in ambienti estremi.
La laminazione ad alta precisione garantisce la stabilità strutturale. La tolleranza di laminazione dei PCB multistrato deve essere controllata entro ±5 μm per evitare la concentrazione di stress causata dal disallineamento degli interstrati. Un processo di pressatura a caldo sotto vuoto viene utilizzato per legare perfettamente il substrato e i materiali di rinforzo, ottenendo una resistenza al distacco degli interstrati ≥1,5 N/mm, 1,5 volte superiore a quella dei PCB tradizionali. Il taglio laser UV di tracce e vias raggiunge una precisione di ±2 μm, consentendo la creazione di microvias da 0,05 mm su un substrato spesso 0,1 mm, riducendo l'utilizzo di materiale e garantendo al contempo la densità delle tracce.
I test sui PCB aerospaziali sono rigorosi e simulano gli ambienti estremi dell'intero ciclo di vita, dal lancio al funzionamento in orbita:
I test di vibrazione e shock simulano il lancio di un razzo: 10 ore di vibrazioni a frequenze comprese tra 10 e 2000 Hz (accelerazione di 20 G), seguite da un test di shock a 1000 G (durata di 1 ms). Il PCB deve essere privo di crepe e perdite nei giunti di saldatura.
I test di ciclizzazione termica coprono l'intervallo di temperature estreme dello spazio: 1000 cicli da -150 °C a 120 °C, ogni ciclo della durata di 30 minuti, con un requisito di variazione di resistenza ≤5%. I PCB convenzionali diventano fragili e si rompono a -100 °C, mentre i PCB aerospaziali mantengono la loro tenacità grazie alla resistenza al gelo a bassa temperatura del substrato PI.
Il rapporto peso/resistenza è un parametro fondamentale: i PCB aerospaziali devono avere una "resistenza specifica" (resistenza/peso) pari o superiore a 200 N·m/kg, rispetto ai soli 50 N·m/kg dei PCB convenzionali.



